La classifica delle celebrità più associate alle fake news 

Privacy news
8 min
Phone with a profile and social media symbols.

Leonardo DiCaprio non odia Scorsese. Taylor Swift non ha annunciato di essere incinta. Tom Holland è vivo e vegeto.

A meno che non si stia leggendo una fake news, ovviamente.

Dato che le fonti di notizie inaffidabili stanno guadagnando sempre più spazio, scopriamo i nomi delle celebrità più associate a notizie false nel 2022.

Cos’è esattamente una fake news?

Le fake news, ovvero informazioni inventate che simulano notizie reali, vengono diffuse con l’unico scopo di ingannare i lettori facendogli credere che si tratti di un racconto accurato di determinati eventi. E con i social media, le fake news possono diffondersi più velocemente che mai (questo è uno dei motivi per cui è importante avere accesso a tutte le informazioni e utilizzare una VPN può aiutare a superare la censura).

Ma le ragioni per cui l’espressione “fake news” compare online possono essere molto diverse. Potrebbe comparire in riferimento a una notizia o a una considerazione che viene contestata. Potrebbe anche essere usata semplicemente come battuta. Non dobbiamo dare per scontato che ogni riferimento alle “fake news” riguardi effettivamente un inganno deliberato.

Le 20 principali celebrità associate alle “fake news” nel 2022

Abbiamo usato le informazioni di Linkfluence, una piattaforma specializzata nel monitoraggio delle conversazioni online, per scoprire quali celebrità, politici e altri personaggi pubblici, sono stati citati maggiormente sui social media insieme alla frase “fake news”.

Sebbene essere associati alle fake news faccia parte del gioco della notorietà, e a volte avvantaggi le celebrità che cercano di ottenere pubblicità e attenzione, il più delle volte li mette sotto cattiva luce.

Ecco i risultati, tra cui il numero di persone esposte ai post di “fake news” sulle star in questione. Ci riferiamo a questo come “portata”, per capire quante persone sono state raggiunte da queste “fake news” attraverso i post, i re-post, ecc.

Incontri, soldi e dive alimentano le “fake news”

Il quarterback dei Tampa Bay Buccaneers, Tom Brady, sarà anche una delle più grandi star dello sport americano, ma per il resto del mondo è probabilmente più conosciuto per aver sposato la top model brasiliana Gisele Bündchen. Il primato spetta a lui, con una portata di 72.444.290 di persone che hanno visto i post che lo citavano insieme alla frase “fake news” da gennaio a ottobre del 2022, il periodo preso in esame. Lo seguono l’ex atleta di sport da combattimento, il comico e controverso conduttore di podcast Joe Rogan (39.276.532) e l’uomo più ricco del mondo e nuovo proprietario di Twitter, Elon Musk (26.660.800).

Con celebrità come Beyonce, Johnny Depp e Kim Kardashian a completare la top 15, è chiaro che le dive, le loro vite sentimentali e i loro soldi sono i principali motori delle “fake news”. Diamo un’occhiata ai protagonisti delle storie più eclatanti e notoriamente false.

Tom Holland si piazza al quarto posto, seguito da Kanye West

Il primo attore della classifica è la star di Spider-Man Tom Holland, al quarto posto. La notizia più importante del 2022 che riguarda l’attore inglese ruota intorno alla sua relazione con la fidanzata e co-protagonista di Spider-Man, Zendaya. La coppia ha deciso di evitare attivamente i riflettori, facendo pensare a una rottura.

Merita di essere ricordata anche la fake news più bizzarra, secondo la quale Holland sarebbe morto congelato dopo essere caduto in un pozzo nel luglio di quest’anno. Sebbene la bufala sulla morte sia chiaramente falsa, la semplicità e la rapida di diffusione della notizia sono un esempio lampante della facilità con cui si diffondono le fake news.

Il quinto posto in classifica di Kanye West legato alle fake news non è certo una sorpresa. Il rapper e stilista è stato criticato per commenti antisemiti e per aver supportato teorie del complotto.

Sebbene le notizie di settore su Leonardo DiCaprio siano state relativamente scarse quest’anno, la sua vita privata ha dominato le prime pagine dei giornali dopo la rottura con la sua fidanzata e modella a poche settimane dal suo 25° compleanno, il che probabilmente lo ha spinto al sesto posto per i post sulle “fake news”.

La classifica delle fake news vede Shakira al settimo posto, probabilmente a causa della rottura con la leggenda del calcio spagnolo Gerard Piqué. Se a questo si aggiungono le recenti accuse di frode fiscale che hanno interessato la cantante colombiana, possiamo solo aspettarci che le fake news su Shakira continuino a diffondersi fino al 2023.

L’attore Will Smith e le cantanti Rihanna e Taylor Swift occupano gli ultimi tre posti della nostra classifica. Smith che ha dato uno schiaffo a Chris Rock agli Oscar e Rihanna che ha dato alla luce il suo primo figlio sono stati probabilmente fonti di ispirazione per la disinformazione, o almeno hanno sollevato qualche interrogativo. Swift, nel frattempo, ha continuato a essere probabilmente la più grande popstar del mondo, attirando su di sé polemiche per qualsiasi cosa, dall’uso del suo jet privato ai commenti sul fatto che scriva o meno le sue canzoni.

I politici associati alle fake news

Considerati un tempo fonti di verità autorevoli, siamo arrivati a mettere in discussione anche i mezzi d’informazione e ciò che dicono i politici. Più la società si è polarizzata, più il termine “fake news” è stato tirato in ballo da ogni parte.

Quest’anno, quattro politici statunitensi sono stati associati all’espressione “fake news”.

Donald Trump ha probabilmente reso popolare il concetto di fake news durante la sua presidenza, quindi non dovrebbe sorprendere che sia in cima alla nostra lista di politici che sono maggiormente associati a questo termine. La ricerca mostra che 191.305.451 persone si sono imbattute in post di questo tipo incentrati sull’ex presidente.

A seguire, l’attuale presidente degli Stati Uniti Joe Biden, i cui post associati alle “fake news” hanno raggiunto 50.731.691 persone online.

Barack Obama e Liz Cheney si sono piazzati rispettivamente al terzo e al quarto posto per il numero di post che citano i loro nomi e il termine “fake news”.

Perché le fake news sono dannose?

È difficile stabilire la verità con le fake news. Anche se alcune informazioni errate sono apparentemente innocue, e possono essere addirittura liquidate come pettegolezzi privi di fondamento, altre notizie false possono essere dannose, nocive e persino pericolose per le persone di cui parlano e per quelle che credono che le notizie false siano un dato di fatto.

Ecco alcuni dei risvolti negativi che emergono a seguito della rapida diffusione delle fake news online:

  • Generano sfiducia nella società: le fake news fanno perdere la fiducia nelle fonti tradizionali, come gli organi di informazione e le autorità governative. Rendono le persone più suscettibili di abbracciare le teorie cospirative.  
  • Alterano la percezione: le fake news possono essere facilmente scambiate per verità, il che può avere un impatto negativo sulla percezione che una persona ha di personaggi pubblici, celebrità ed eventi. Possono anche creare confusione e incomprensione su importanti questioni sociali e politiche.
  • Modificano le convinzioni: uno dei motivi principali per cui vengono create le fake news è quello di modificare le convinzioni delle persone. Se si cade nella trappola di credere alle fake news, è probabile che le proprie decisioni siano guidate dall’agenda di qualcun altro.
  • Propagano dati scientifici falsi o non accreditati: come abbiamo visto durante la pandemia del Covid-19, le fake news possono influenzare ampiamente la salute pubblica.
  • Possono costituire un pericolo fisico: se i dati privati di una persona, come l’indirizzo di lavoro o di casa, vengono diffusi insieme alle fake news, potrebbero metterla in pericolo fisico.

Come riconoscere le fake news

Poiché le fake news vengono spesso diffuse attraverso siti web che sembrano autentici e condivise su siti di social media attendibili, è facile caderne vittima. Un retweet senza pensieri qui e una condivisione veloce là, significa che è più facile che mai contribuire inavvertitamente a diffondere la disinformazione.

Ecco sei consigli per aiutarti a identificare le fake news, in modo da pensarci due volte prima di condividerle.

Fatti delle domande

Quando trovi un’informazione interessante o scioccante online, prima di premere il pulsante di condivisione, poniti le seguenti domande per assicurarti di non diffondere fake news:

  • Chi/quale organizzazione sta diffondendo la notizia?
  • L’informazione potrebbe essere parziale?
  • Ho verificato bene i fatti prima di condividere questa informazione?
  • Corrisponde agli interessi della persona o a precedenti notizie su di essa?

I creatori di fake news fanno affidamento sui creduloni che condividono i loro falsi argomenti. Se non sei sicuro che l’informazione sia autentica o meno, scegli la cautela e non condividerla. Se l’informazione è sufficientemente attendibile e degna di nota, le fonti più credibili la riprenderanno.

Non contare solo sui social media

È importante essere al corrente delle ultime notizie. Tuttavia, troppe persone si affidano ai social media come unica fonte di informazioni.

Sebbene le testate oneste condividano informazioni credibili sulle loro pagine, le piattaforme dei social media sono diventate un terreno fertile per la disinformazione, con notizie false diffuse su numerosi profili.

Se trovi un’informazione interessante sui social media, assicurati di confrontarla con una fonte di notizie di cui ti fidi per confermarne la validità.

Verifica la fonte

Non prendere mai per oro colato ciò che leggi online; verifica due volte la fonte cercando di capire se altri media stanno riportando la stessa notizia.

Ad esempio, se vedi che una certa celebrità è in voga su Twitter per aver espresso presunti commenti razzisti, cerca su Google se una fonte di notizie affidabile si sta occupando della questione, in modo da poter corroborare la storia. Se non è possibile trovare altre informazioni oltre a quelle che si vedono su Twitter, è probabile che le accuse siano false.

Leggi i commenti

I link o i commenti postati in risposta a una notizia possono talvolta essere generati automaticamente da bot o da persone incaricate di diffondere la disinformazione. Ma possono anche essere rivelatori della verità. Bisogna valutare con attenzione se i commenti lasciati sotto l’articolo mostrano una certa parzialità.

Utilizza un sito di verifica delle informazioni

Esistono diversi siti web che offrono servizi di fact-checking (verifica delle informazioni) politiche e non politiche. I più noti sono factcheck.org, Snopes e PolitiFact. Tuttavia, anche quando si utilizza un sito di verifica delle informazioni, è importante chiedersi se i risultati siano di parte.

Metodologia

Questo studio ha analizzato le celebrità più ricercate online, utilizzando i dati di social listening per scoprire quante volte il loro nome è stato postato insieme alla frase “fake news”, tra il gennaio e l’ottobre del 2022. Abbiamo quindi classificato le celebrità in base a diversi fattori, tra cui il numero di post, incluso i post con repost, le impressioni e il coinvolgimento.

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